domenica 3 agosto 2014

Candi Prambanan: reflex-ctions on massive tourism

Prananbanan, Yogyagarta. Uno straordinario tempio induista ove flotte di indonesiani mi domandano di fare una foto con loro. Tra parentesi, tutti mai visti prima o nemmeno salutati per sbaglio. Ma come, non ero un simil-palestinese ieri pomeriggio, ed oggi torno ad essere 'solo' un semplice occidentale in mezzo tutti gli altri? Confusionari questi indonesiani, ma molto simpatici...e facciamoci stà foto!

Apa Becak?

Il mio primo viaggio su un risciò è piacevolmente curioso. Prezzo modico, slalom nel traffico, saluti dei musicisti posti agli angoli della strada, smog cittadino, caldo umido del mata hari quando per salutare si usa dire "selamat siang". Ma se all'andata va tutto liscio, al ritorno non è così. Un vecchietto dall'aria tanto simpatica quanto in realtà imbroglione mi fa rifare il giro di Malioboro dicendomi di conoscere perfettamente la strada senza, in realtà, portarmi dove voglio. Dopo essere tornato al punto di partenza (!), sono costretto a pagarlo un quarto del concordato con il beneplacito dei suoi colleghi che non possono che darmi ragione (nonostante il sudore e le balle raccontate per routine agli occidentali). Al di là dell'episodio "pseudoxeno-stronzo-anti-turistico", supporto ancora con convinzione la categoria e mi farò altri giretti con loro per la città, promesso. Ma solo con dei "riscioisti" professionisti come questo ritratto in foto...

Communic-eating-ation?

I. Il mio primo piatto indonesiano. Polpette in brodo con spaghetti di soia e salsa leggermente piccante. Ovvero, topone guineano so far away...Terima Kasih!
II. Cibo, studio e quattro chiacchiere con i locali...antropologo on the inside? (Love "bakso urat") 
III. Dopo avermi chiesto se fossi palestinese (un mercante di batik mi aveva appena detto che "potrei essere indonesiano se non fosse per il mio naso", mah!) e fattomi credere di essere sposati, i fratellini di uno dei mille chioschi alimentari di Malioboro vogliono fare una foto con me. Ma solo dopo una bella tazza di Jasmine Tea a 2000RP ed una lunga spiegazione sul contenuto della zuppa "Nasi Soto", si intende. Non so esattamente in che lingua abbiamo parlato, ma eccoci qua...@ Jagjakarta, Indonesia. by @<a href='http://instagra

IV. Pedagang keliling, tradotto: uno dei numerosi venditori ambulanti che vi proporranno leccornie very cheap nonché gradevoli novità per i vostri palati. Keyword: "goreng", ovvero "fritto"...


V. "I am interested in religious rituals, a real fascinating part of local culture..." - "Man, food culture's more interesting. I am starving!". Uno stralcio di dialogo illuminante (ma non troppo) intrapreso al Loving Hut Express, Healthy Organic Cuisine @ Yogyakarta, Indonesia.


 
Makan dan belajar. Due verbi che vanno molto d'accordo in Indonesia, Sumatera Nord, Pulau Weh.

Flying over Indonesia

Sorvolando Java, direzione Jogjakarta. Pranzo a bordo: tre biscotti e un bicchier d'acqua con l'invito di dare una mano in caso d'incidente aereo. 

Questa specie di alghe-eliche ci fanno atterrare a Sibolga in diretta da Medan mentre osservo l'unica hostess piuttosto tesa nel seguire il suo rigido modus operandi di bordo proprio di fronte a me. I portelli di emergenza sono posti di fianco a noi e, per la prima volta, davvero cerco di capire come poterlo aprire. Tutto, alla fine, va come dovrebbe sempre andare...ma vi assicuro che le eliche, ai giorni nostri, appaiono piuttosto inquietanti e causano non poca suggestione a questa altezza. Gli articoli sul web che parlano di qualche aereo come questo, inabissatosi nei mari del sud-est asiatico, poi, chiudono il cerchio.

Dubai Airport, UAE stories

  
    Si leggono meglio de 'La Stampa', 
    questo è certo @ Dubai Airport, UAE
   

Travelling, first steps with Bahasa Indonesia

Selamat siang! Maaf boleh saya bertanya. Nama saya Mike, saya bule bingung. Saya perlu sim untuk hp pakai...terima kasih! @ Jakarta Airport, waitin' for Yogyakarta 



E poi il tuo B&B somiglia vagamente ad una disco anni '70 @ Jakarta, FM7




Ripartire: salutare, raccontare, viaggiare.

Horas, San Salvario, Torino. Ovvero, le giuste energie che servono per rimettersi in partenza. Salutare gli amici storici al proprio 'kebabbaro' di fiducia sotto casa è uno dei modi migliori per prepararsi a viaggiare approfittandone per aggiornarsi sugli ultimi sviluppi delle vite in corso. Questa volta la ruota gira verso Asia, Indonesia. Incredibile ma vero.


See it on Instagram!