venerdì 15 agosto 2014

Sketches from my sweetheart, Indonesia - 3

1. Piove, piove nella fresca nottata indonesiana. Piano, forte, crescendo o rallentando, l'acqua mi ricorda il terzo movimento della "Sonata al chiaro di luna"di Beethoven mischiata ad un'ipnotica taranta salentina. L'atmosfera buia, tempestosa ma romantica si aggira invece tra la calda voce di un Sinatra che canta l'incipit di "Strangers in the Night" ed una "Jealous Guy" lennoniana ululata alla luna piena, alta nel cielo indonesiano, fiera di esserci.

2. Un salto a fare pranzo al warung di quartiere ove, con la mano destra (la sinistra ha un altro scopo, la pulizia intima), consumiamo nasi putih (riso bianco), sayuran pedas (verdure piccanti), ayam (pollo), kentang (patate). Il caldo umido fa appiccicare il riso alle dita, colare la fronte ed il naso per la grande quantità di piccante presente nei cibi e fa venir voglia di scappare su un iceberg antartico a rifocillarsi per un paio di giorni. Gran finale del pasto: un classico martabak (pancake ripieno) con cioccolato, burro e nocciole che salto a piè pari per fingere di controllare la mia alimentazione nel sud-est asiatico...pura fiction.

3.  Il canto degli usignoli nel retrobottega di numerosi warung (ristorantini molto cheap sparsi per la città) è un particolare che rivela molti aspetti della cultura indonesiana. Secondo buone fonti ufficiali, le gabbiette che scendono dal soffitto sono una delle cinque cose che 'un vero uomo' indonesiano dovrebbe avere (attenzione, lista gender-free!): wisma (casa), wanita (donna), turangga (horse), kukila (birds), curiga (kris, pugnale rituale). 

4. Mangiare rambutan (frutto biancastro, dolce, viscido, chiuso in un guscio dai filamenti rossi) sul lungomare di Gunung Sitoli, sporco ed indecente come pochi altri luoghi nel mondo, è un'esperienza straniante e disdicevole per un cuore ecologista. Con quest'acqua sporca viene proprio voglia di buttarsi...ma dal quinto piano. Com'è possibile che quest'isola nel mezzo dell'oceano indiano abbia un mare così sporco, pieno di cartacce e bottigliette, ma nessuno faccia alcunché per rimetterlo in sesto? I pescatori tirano il filo in acqua, senza canna, tirando sù degli sgorbietti che probabilmente finiranno in pentola con del nasi goreng da lì a qualche ora...sigh.