giovedì 21 agosto 2014

Sketches from my sweetheart, Indonesia - 5

I Punto primo. Se uccidete con un bel colpo di scopa una mantide religiosa nel nord di Sumatra (qui se ne trovano parecchie), noterete con gran sorpresa e disgusto che dal suo corpo uscirà una sorta di verme nero che continuerà a contorcersi su sé stesso, senza morire anche dopo molte ore. Nessuno di noi ha mai capito di cosa si tratti né tanto meno spiegato questo fenomeno. Punto secondo. Qui in Indonesia TUTTI i gatti fanno "Meooo". Non troverete felino - randagio o domestico - nell'intento di biascicare un verso differente, proporvi un miagolio sui generis, strusciarsi sulla vostra gamba con fare mieloso in modo divergente da questo stile. "Meoooo". Piccoli, grandi misteri del mondo animale nel sud-est asiatico. 

II. La mia infezione/ferita alla gamba, che negli ultimi giorni pareva una polpetta oleosa perfetta per un Big Mac, migliora drasticamente sotto gli effetti di un potente antibiotico e di una crema battericida consigliatami da un gentile farmacista di Gunung Sitoli. Una tisana allo zenzero a lume di candela con "Animals" dei Pink Floyd in sottofondo, infine, rende il mio percorso di guarigione piuttosto fricchettone...dove siamo arrivati, ma soprattutto, dove arriveremo di questo passo?

III. Crepuscolo. La barchetta di un pescatore solitario, galleggiante sulle acque dell'oceano in attesa di tirare sù qualcosa dalla sua lenza gettata a largo. Un colpo di remi, le grosse nuvole sullo sfondo, un'altra remata, l'orizzonte dalle tinta rosa, la piccola nave che scivola lievemente verso la costa opposta. Credo che questo scenario possa essere considerato una vera e propria forma d'ipnosi paesaggistica.

IV. Vi sono frutti esotici di cui non immaginavo nemmeno l'esistenza. Riesco finalmente ad assaggiare e (con fatica) a ricordarmi il nome 'salak', ovvero il frutto dalla "pelle di serpente". Tra smorfie e facce distorte che mi fanno pensare ad un gusto a metà tra una pera e del formaggio stagionato rancido, penso a quanto in fondo preferisca una semplice, croccante mela Fuji di Porta Palazzo. In serata l'onirica, tristemente spietata visione de "L'amico di famiglia" di Sorrentino riesce tuttavia a lasciarmi un sapore più amaro di questo viscido frutto dalla pelle squamosa.



Uno dei molti, piccoli warung (ristorantino) di quartiere


Rambutan, frutto esotico tipico del sud-est asiatico @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Sumatera Utara, Indonesia


"Riavvolgo il nastro per la terza volta e la musica riprende. Non mi stancherei mai di stare sdraiato sul letto ad ascoltare Animals dei Pink Floyd. [...] Mi sento indagare dentro da quei suoni spietati, come se strappassero la tendina dell'inconscio, se rompessero tutte le barriere e protezioni, per metterti davanti a quello che sei, anzi per mettermi davanti a quello che sono." 

Gino Strada, Pappagalli Verdi, Feltrinelli, Milano, 1999, p.113.