lunedì 1 settembre 2014

Rememberin' Geertz's Bali rooster fighting studies

Dopo averne letto in diversi saggi antropologici ed essermi sempre chiesto il perché suscitasse così tanto interesse tra la popolazione di Bali, ecco che mi trovo ad assistere dal vivo ad un combattimento tra galli, "adu ayam", tipica manifestazione della cultura dell'isola (in questo caso Nias) e più in generale di varie località indonesiane. Due 'rooster' ben allenati, nutriti ed in forma, combattono a colpi di becco fino a quando uno solo rimarrà sulle sue zampe. La pratica è attualmente fuori legge, ma pare che si continuino regolarmente gli incontri, quasi sempre all'ultimo sangue. 

Girando l'angolo, tra piccole case private ed uffici, non molto lontano da un orfanotrofio, troviamo un capannello di persone intente a lavare le ali di due galli, massaggiarli sul collo, controllargli le zampe e pulirgli l'occhio da detriti di terra e sabbia. Quello che di solito gli antropologi chiamano un "informatore", spesso semplicemente una persona volenterosa e curiosa di approcciarsi, spiegare e parlare con dei perfetti sconosciuti ficcanaso, si avvicina gentilmente a noi. Sostiene che qui, in questa strada, i combattimenti si svolgono sempre in forma "soft" per divertire i bambini del quartiere e del limitrofo orfanotrofio. Di seguito si scusa poiché sa "che noi europei non amiamo questo genere di cose" e ci informa che gli animali sono stanchi - lo sono visibilmente, si accasciano a terra di peso, rimangono immobili per poi rialzarsi solo sotto i colpi di becco dell'avversario -. La pratica, inutile dirlo, è molto cruenta. Le creste si sporcano di terra e sangue; uno dei galli traballa cercando di aggredire il suo nemico, lanciato con forza dalle mani di un bambino divertito da questo incontro di boxe tra pennuti. Come un Carnera dalle tinte rosse, nere ed ambra il più imponente tra i 'rooster' di Nias si alza in aria di un metro scagliando ancora una beccata sulla testa del suo nemico caduto, inerme, a terra. Fine dell'incontro. I galli sono divisi per evitare che uno muoia da lì a breve. Nei prossimi giorni combatteranno nuovamente, questo è il loro compito; per ora sono riposti sotto una grossa campana di paglia ove sono nutriti e curati con cura, in attesa del loro prossimo avversario di quartiere.

Che in questo vicolo si svolga una 'piccola guerra' che, forse, rallegra gli animi dei presenti con lo stesso principio morboso e insano che poteva provare un antico romano nel vedere un gladiatore intento a fronteggiare una tigre, uno schiavo contro un'altro schiavo, il più forte contro il più debole? Poco importa, e di certo non aiuterebbe a capire un bel nulla. I rispettivi padroni, due anziani signorotti molto gentili, rispettabili, sono decisamente orgogliosi dei loro galli e contenti di divertire i loro nipotini, i loro amichetti, i vicini di casa. Dopo aver diviso i loro esausti galli da combattimento ecco che gli rilavano accuratamente le ali, ripuliscono l'occhio colpito controllando che non siano divenuti ciechi (e buoni solo per la pentola), rimassaggiano il collo stanco di picchiare e controllano ancora una volta che i becchi non siano scheggiati. Fieri come un anziano Micky dell'ultimo gancio ben assestato dai loro piccoli Rocky Balboa, portano avanti un'orgogliosa tradizione famigliare. E non solo.

È l'ora del tramonto, i volatili stanchi e feriti, i bambini molto divertiti e gli uomini si preparano a farsi il bagno (mandi) prima della cena. Salutiamo i presenti, molto incuriositi del mio interesse nel fotografare, documentare, domandare il perché di quello che, ai loro occhi, è un semplice hobby. Giriamo l'angolo e chiamiamo un becak - mototaxi attrezzato a sidecar - per tornare a casa a gustare, forse, proprio una deliziosa coscia di pollo fritto (ayam goreng). "Selamat malam, kita pergi ke rumah!", 'Buona serata, torniamo a casa...".




       

       

Adu ayam (rooster fighting) in Pulau Nias, Sumatera Utara, Indonesia.

See the video on Instagram: http://instagram.com/p/sZ_E7PAo2T/

domenica 31 agosto 2014

Hari Minggu di Rumah Alma (A lazy Sunday chronicle)

Lazy indonesian reading Sunday with Teddy Beddu Bear @ Pulau Nias, Sumatera Utara, other side of the world


Blue sky and soft clouds upon the forest nearby Rumah Alma @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


It is so funny drawing on baloons on a sunny sunday afternoon @ Pulau Nias, Indonesia


It is so funny drawing on baloons, part 2 @ Rumah Alma, GS, Pulau Nias, Indonesia


Vincent, Vivi dan Mikael @ Rumah Alma, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


venerdì 29 agosto 2014

29 agosto 2014, incendio alla comunità Rumah Alma, Pulau Nias

Per cause sconosciute, questa mattina una delle case per bambini della comunità Rumah Alma di Gunung Sitoli, isola di Nias, Indonesia, è stata distrutta da un incendio. Fortunatamente non ci sono stati vittime o feriti. La casa è crollata su sé stessa in meno di un'ora, prima che il fuoco potesse raggiungere la nostra abitazione posta a fianco. Dopo aver evacuato i locali adiacenti di ogni oggetto infiammabile, finalmente sono arrivati i vigili del fuoco. Un gran dispiacere, certo, ma nessuno si è fatto male: questa la cosa più importante.




mercoledì 27 agosto 2014

Pasar sayuran dan buah-buahan; pasar ikan @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

Il mercato della frutta/verdura a Gunung Sitoli, caotica esplosione di colori.



Pasar Ikan (fish market) @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


martedì 26 agosto 2014

Sketches from my sweetheart, Indonesia - 6

1. Tra due barbieri, un supermercato e  una pompa di benzina si trova un negozio alquanto eccentrico: il rivenditore monomarca ufficiale della Tupperware, monumento inconsapevole (e piuttosto costoso, se proporzionato ai costi della vita locale) alle attività commerciali 'totally useless' sparse per il mondo. Una sola frase, un solo motto, una sola mission: "W la plastica. Per alimenti".

2. Bahasa Bergamo e Bahasa Nias. Due lingue solo apparentemente lontane e dissimili. Lo scopriamo all'ora del pranzo presso il museo dell'isola mangiando da cartocci portatili presi d'asporto in un vicino warung (confezionati con foglie di palma e carta di giornale, riempiti di riso, salsa al cocco, pesce bollito e verdure, dal gusto leggermente piccante, sono un autentico spettacolo per occhi e papille gustative). Due colleghe di CKS si uniscono a noi e provano, con enorme successo, a parlare in dialetto nord-italico dopo aver sentito i miei timidi tentativi d'immedesimarmi in un nativo di Bergamo Alta (fantascienza applicata alla teoria del caos). Il video della performance, probabilmente, diventerà virale tra i glottologi di tutto il mondo interessati ad eccentrici parallelismi linguistici.

3. La questione "matrimoni programmati" (e pagati, con un vero e proprio tariffario) dalle relative famiglie di due giovani sconosciuti indonesiani (la pratica è ancora in uso) è, agli occhi di un europeo, poco convincente se non affatto accettabile. Che si accetti o ci si 'faccia andare a forza' una relazione di coppia per tutta la vita con un perfetto sconosciuto pare, certo, una follia, un'imposizione inaccettabile. Ma non sono proprio questi i gap culturali tanto difficili da indagare, comprendere e accettare in quanto tali? Non è proprio la sospensione del nostro giudizio a darci l'unica chance di capirci qualcosina? Le risposte divertite dei locali alle nostre critiche, tuttavia, mi danno il sentore di una strisciante isteria, dove la costrizione viene esorcizzata ridendo di ciò che, per ragioni culturali, viene accettato in quanto tale su quest'isola. Una ragione in più per dare lavoro a noi poveri antropologi? Mungkin (forse).

4. Domenica sera. Tra poche ore partiranno le ragazze che hanno condiviso con noi tre settimane a Gunung Sitoli presso la casa comunitaria d'infanzia "Rumah Alma". Una festa con balletti coreografati dai bambini, musica tamarra al punto giusto, selfie-photos di massa, un buffet chilometrico ed un malinconico saluto nella speranza che sia un arrivederci. Grazie di tutto, we really gonna miss u!

5. "The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars" di David Bowie ben si adatta, per sconosciute ragioni, ad un forte temporale equatoriale capace di far saltare la luce, allagare le strade, costringere tutti quanti a chiudersi in casa per un paio d'ore in attesa che l'acqua termini di cadere a secchiate. Che un album registrato 42 anni fa (!) regga come un giovincello agli influssi del tempo e alla distanza geografica, culturale e storica del presente quello, invece, proprio non riesco a spiegarmelo. Talento, talento puro e pelle d'oca...f**k!

Foto: pesta-pesta-super @ Rumah Alma, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

P.S.: un saluto speciale alle ragazze del progetto 'Giovani per il mondo' che hanno condiviso con noi un bel mesetto presso la casa comunitaria 'Rumah Alma'...grazie mille!








lunedì 25 agosto 2014

Communic-eating-ation, part 2

Ovvero come, attraverso il cibo, si possano scoprire interessanti aspetti della cultura locale. Utile e dilettevole.
(@ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia).


Nasi Thailand @ Lasara Cafè


Ikan memanggang @ Pantai Bunda


Cibo d'asporto confezionato @ Warung


Aku memasak 'fettuccine' untuk anak-anak @ Rumah Alma


 Grilled fishes, Indonesia style @ Pulau Weh


Nasi putih dengan sayuran dan "spezzatino"


Indonesian street-food: nasi putih (white rice), sayuran pedas (spicy vegetables), ikan kanguleng (fish with coconut cream, spicy soup and curcuma) @ Mandrehe, Pulau Nias, Indonesia 


Milkshake Oreo @ Lasara Point, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

CBR, Community Based Rehabilitation @ Desa Siofabanua, Pulau Nias Utara, Indonesia





"Prima regola: salutare una delle donne più anziane del villaggio in corretta e, possibilmente, fluente lingua locale. Spiegarle chi diavolo siamo e domandare l'ok per fare fotografie nei paraggi." Piccoli antropologi crescono...presto su Real Time la prima puntata con un ospite d'eccezione: lo spirito di Lévi-Strauss in diretta telefonica dall'aldilà, vestito da pappagallino verde, ci leggerà il vero incipit del suo famoso "Tristes Tropiques". Imperdibile!