domenica 31 agosto 2014

Hari Minggu di Rumah Alma (A lazy Sunday chronicle)

Lazy indonesian reading Sunday with Teddy Beddu Bear @ Pulau Nias, Sumatera Utara, other side of the world


Blue sky and soft clouds upon the forest nearby Rumah Alma @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


It is so funny drawing on baloons on a sunny sunday afternoon @ Pulau Nias, Indonesia


It is so funny drawing on baloons, part 2 @ Rumah Alma, GS, Pulau Nias, Indonesia


Vincent, Vivi dan Mikael @ Rumah Alma, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


venerdì 29 agosto 2014

29 agosto 2014, incendio alla comunità Rumah Alma, Pulau Nias

Per cause sconosciute, questa mattina una delle case per bambini della comunità Rumah Alma di Gunung Sitoli, isola di Nias, Indonesia, è stata distrutta da un incendio. Fortunatamente non ci sono stati vittime o feriti. La casa è crollata su sé stessa in meno di un'ora, prima che il fuoco potesse raggiungere la nostra abitazione posta a fianco. Dopo aver evacuato i locali adiacenti di ogni oggetto infiammabile, finalmente sono arrivati i vigili del fuoco. Un gran dispiacere, certo, ma nessuno si è fatto male: questa la cosa più importante.




mercoledì 27 agosto 2014

Pasar sayuran dan buah-buahan; pasar ikan @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

Il mercato della frutta/verdura a Gunung Sitoli, caotica esplosione di colori.



Pasar Ikan (fish market) @ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia


martedì 26 agosto 2014

Sketches from my sweetheart, Indonesia - 6

1. Tra due barbieri, un supermercato e  una pompa di benzina si trova un negozio alquanto eccentrico: il rivenditore monomarca ufficiale della Tupperware, monumento inconsapevole (e piuttosto costoso, se proporzionato ai costi della vita locale) alle attività commerciali 'totally useless' sparse per il mondo. Una sola frase, un solo motto, una sola mission: "W la plastica. Per alimenti".

2. Bahasa Bergamo e Bahasa Nias. Due lingue solo apparentemente lontane e dissimili. Lo scopriamo all'ora del pranzo presso il museo dell'isola mangiando da cartocci portatili presi d'asporto in un vicino warung (confezionati con foglie di palma e carta di giornale, riempiti di riso, salsa al cocco, pesce bollito e verdure, dal gusto leggermente piccante, sono un autentico spettacolo per occhi e papille gustative). Due colleghe di CKS si uniscono a noi e provano, con enorme successo, a parlare in dialetto nord-italico dopo aver sentito i miei timidi tentativi d'immedesimarmi in un nativo di Bergamo Alta (fantascienza applicata alla teoria del caos). Il video della performance, probabilmente, diventerà virale tra i glottologi di tutto il mondo interessati ad eccentrici parallelismi linguistici.

3. La questione "matrimoni programmati" (e pagati, con un vero e proprio tariffario) dalle relative famiglie di due giovani sconosciuti indonesiani (la pratica è ancora in uso) è, agli occhi di un europeo, poco convincente se non affatto accettabile. Che si accetti o ci si 'faccia andare a forza' una relazione di coppia per tutta la vita con un perfetto sconosciuto pare, certo, una follia, un'imposizione inaccettabile. Ma non sono proprio questi i gap culturali tanto difficili da indagare, comprendere e accettare in quanto tali? Non è proprio la sospensione del nostro giudizio a darci l'unica chance di capirci qualcosina? Le risposte divertite dei locali alle nostre critiche, tuttavia, mi danno il sentore di una strisciante isteria, dove la costrizione viene esorcizzata ridendo di ciò che, per ragioni culturali, viene accettato in quanto tale su quest'isola. Una ragione in più per dare lavoro a noi poveri antropologi? Mungkin (forse).

4. Domenica sera. Tra poche ore partiranno le ragazze che hanno condiviso con noi tre settimane a Gunung Sitoli presso la casa comunitaria d'infanzia "Rumah Alma". Una festa con balletti coreografati dai bambini, musica tamarra al punto giusto, selfie-photos di massa, un buffet chilometrico ed un malinconico saluto nella speranza che sia un arrivederci. Grazie di tutto, we really gonna miss u!

5. "The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars" di David Bowie ben si adatta, per sconosciute ragioni, ad un forte temporale equatoriale capace di far saltare la luce, allagare le strade, costringere tutti quanti a chiudersi in casa per un paio d'ore in attesa che l'acqua termini di cadere a secchiate. Che un album registrato 42 anni fa (!) regga come un giovincello agli influssi del tempo e alla distanza geografica, culturale e storica del presente quello, invece, proprio non riesco a spiegarmelo. Talento, talento puro e pelle d'oca...f**k!

Foto: pesta-pesta-super @ Rumah Alma, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

P.S.: un saluto speciale alle ragazze del progetto 'Giovani per il mondo' che hanno condiviso con noi un bel mesetto presso la casa comunitaria 'Rumah Alma'...grazie mille!








lunedì 25 agosto 2014

Communic-eating-ation, part 2

Ovvero come, attraverso il cibo, si possano scoprire interessanti aspetti della cultura locale. Utile e dilettevole.
(@ Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia).


Nasi Thailand @ Lasara Cafè


Ikan memanggang @ Pantai Bunda


Cibo d'asporto confezionato @ Warung


Aku memasak 'fettuccine' untuk anak-anak @ Rumah Alma


 Grilled fishes, Indonesia style @ Pulau Weh


Nasi putih dengan sayuran dan "spezzatino"


Indonesian street-food: nasi putih (white rice), sayuran pedas (spicy vegetables), ikan kanguleng (fish with coconut cream, spicy soup and curcuma) @ Mandrehe, Pulau Nias, Indonesia 


Milkshake Oreo @ Lasara Point, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia

CBR, Community Based Rehabilitation @ Desa Siofabanua, Pulau Nias Utara, Indonesia





"Prima regola: salutare una delle donne più anziane del villaggio in corretta e, possibilmente, fluente lingua locale. Spiegarle chi diavolo siamo e domandare l'ok per fare fotografie nei paraggi." Piccoli antropologi crescono...presto su Real Time la prima puntata con un ospite d'eccezione: lo spirito di Lévi-Strauss in diretta telefonica dall'aldilà, vestito da pappagallino verde, ci leggerà il vero incipit del suo famoso "Tristes Tropiques". Imperdibile!

sabato 23 agosto 2014

CBR daytrippin'

Dopo aver atteso di trovare i litri di benzina per fare il pieno del mini-bus CKS (i nuovi rifornimenti arriveranno domani), incominciamo un viaggio di un'ora e trenta minuti verso la parte settentrionale dell'isola (Pulau Nias Utara) ove svolgeremo il servizio CBR (community based rehabilitation) presso il villaggio (kampung) di Desa Siofabanua. Prima di iniziare a lavorare, lungo il tragitto mi faccio insegnare una serie di espressioni ricorrenti in bahasa Nias (la lingua dell'isola) che annoto sulla mia "agendina rossa di salvataggio" (il mio beneamato 'bukuku'). Facciamo pranzo al sacco presso la magnifica pantai Fofola Tuhemberua dove l'acqua è limpida, le spiagge pulite ed una grossa insenatura di sabbia lascia intravedere il fondo di un braccio di mare intonso, oltre il quale galleggiano, sotto lo zenith, i pescherecci dai vivi colori pastello pronti a salpare.
Nel primo pomeriggio iniziano le visite domiciliari a due bambine con problemi fisici e mentali; le responsabili eseguono piccole opere di fisioterapia e, a seguire, aiutano lo svolgimento dei compiti scolastici assegnati. Io cerco di creare alcuni reportage fotografici utili per i prossimi progetti video messi in agenda memorizzando i volti segnati delle persone visitate, lasciandomi affascinare dal magnifico contesto in cui ci troviamo, cercando d'imparare qualcosa di nuovo durante le lunghe attese. Dopo aver lasciato il pick-up ai bordi della foresta ci rechiamo presso la seconda famiglia che vive in un villaggio isolato attorniato da palmeti, alberi della gomma e tapioca. Il padre di famiglia è un pescatore che mantiene 4 figlie percorrendo ogni giorno un'ora di cammino verso il mare e circa due per tornare, carico di pescato, alla sua capanna nascosta nella boscaglia. La terza bambina, dotata di una magnifica scrittura, svolge i compiti scolastici completamente da sola nonostante evidenti problemi motori. Salutata la sua famiglia, promettiamo di tornare: è già ora di incamminarci, prima del tramonto, verso Gunung Sitoli. Sulla via di casa notiamo un maiale attaccato al portapacchi di uno scooter, ancora vivo ed avvolto in una grossa foglia di palma, che si muove bruscamente ogni trenta secondi rischiando di far cadere il conducente (ordinaria amministrazione). Arrivati in città non posso resistere a fermarmi a fotografare i banchetti del mercato del pesce (pasar ikan): piccolo reportage tra i pescatori carichi di ilan kakap, ikan laira, gurita, ilan bawal (riconosco solo un polpo di un metro e mezzo, una cernia uscita da un libro di Jules Verne). Alcuni pesci sono davvero giganteschi. Vi sono tranci anche di 50 chili, sollevati con fatica dai commercianti intenti a squamare la pelle, venduti per la cena alla tiepida luce del tramonto. In serata guardiamo 'Hercules' proiettato per i bimbi sul muro della Alma Rumah dopo che io, per errore madornale e sindrome da "gentilezza obbligata dell'ospite", accetto di mangiare un frutto 'durian' (tropicale, puzzolente, disgustoso) che sputo per istinto all'istante, evitando così di vomitare. Gaffe culturali, certo: ma forse alle volte è meglio sopravvivere che fare una piccola, bella figura di pochi secondi...che Geertz possa aver pietà di me.



Foto: sabato indonesiano @ Nias Museum, Gunung Sitoli, Pulau Nias, Indonesia